BLOGGER TEMPLATES - TWITTER BACKGROUNDS »

mercoledì 18 novembre 2009

















Vi posto la recensione a cura di Luca Marchetti:

Uno dei luoghi comuni più frequenti e adoperati quando si parla di cinema è che i seguiti e i secondi capitoli siano opere mediocri, lontane dalla bellezza e originalità dei primi film. Senza fare una lista lunghissima di esempi che ne dimostrano la veridicità si può dire che quasi sempre è cosi, ma a volte succede che le case di produzione riescano a regalare delle sorprese. New Moon è una di queste. Il film, nonostante a detta dei fan sia tratto dal libro più debole della saga, si dimostra un’opera piacevole, in molti elementi migliore di Twilight. Per prima cosa prendiamo, ad esempio, la fotografia. Se nel film della Hardwicke tutti i colori sono troppo freddi e tendenti verso un blu smorto, qui invece viene compiuto un eccellente lavoro, che oltre ad infondere a tutta l’opera un senso non disprezzabile di eleganza, riesce ad esaltare le bellezze delle location, dal plumbeo Canada alla cittadina di Montepulciano (la Volterra del libro).

Anche se parliamo di recitazione siamo su buoni livelli. Oltre ad evitare smorfiette ed espressioni ridicole, tutti gli interpreti, dalla convincente Stewart a Lautner, si impegnano per dare carattere e credibilità ai personaggi, dimostrandosi, oltre che dei giovani idoli, dei bravi attori. Stesso discorso va fatto anche per Robert Pattinson che, nonostante sia il meno bravo del cast (anche per il poco tempo concessogli), regala una performance più che sufficiente. Inoltre, splendido il lavoro fatto con i comprimari, specie i Volturi. Qui non si può che considerare vincente la scelta di affidare la parte del loro capo ad un fantastico Micheal Sheen. L’attore inglese regala al suo Aro un carisma notevole che gli permette di monopolizzare la scena e di non essere ridicolo nemmeno quando balbetta frasi senza senso in italiano.

Notevoli anche le brevissime apparizioni di Dakota Fanning e Anna Kendrick. Se la prima si riscatta dalle scadenti performance passate, la seconda dimostra ancora una volta (dopo Tra le nuvole, in arrivo a gennaio in Italia) di essere una giovane da tenere d’occhio. Altro elemento vincente (e per chi scrive anche il migliore) è l’ottima colonna sonora, qui gestita al meglio. E’ difficile di solito sentire tante belle canzoni tutte insieme e ancora più difficile è sentirle legate alle immagini che accompagnano. In New Moon invece Thom Yorke, gli Editors e i Muse riescono ad interagire con le scene (cosa che non accadeva in Twilight), dando qualcosa in più alla pellicola.
Insomma non si può dire che la sostituzione alla regia della Hardwicke con Chris Weitz abbia indebolito il film. Il regista infatti non abbandona i toni da pellicola romantica per ragazzi (anzi li accentua parecchio, specie nelle schermaglie tra Bella e Jacob), ma riesce a dare una visione più adulta, rendendo più interessante la materia che tratta. Nonostante tutto quello di buono che si è visto, però, New Moon non evita alcuni difetti importanti, soprattutto la durata.

Se il primo film rimanendo sotto le due ore si dimostrava più compatto e scorrevole, qui invece ci si è voluti dilungare troppo, dilatando situazioni che sarebbero potute essere di sicuro accorciate (nella parte centrale e in un finale un po’ deludente). Poi ci sarebbero anche altri elementi fastidiosi, come la solita cartolina in cui è relegato il nostro paese (senza contare tutta la storia della festa di San Marco in Toscana) e gli addominali dei protagonisti maschi elargiti con generosità (per la gioia di tutte le spettatrici), ma sono difetti legati anche al libro e quindi non imputabili del tutto alla pellicola e a una sceneggiatura discreta. La cosa peggiore, quella che si riesce (se ci si riesce) a perdonare a fatica, sono però i famosi licantropi digitali. Fatti al computer in modo scandaloso, più simili a cinghiali che a lupi, non solo abbassano il livello qualitativo di molti punti, ma fanno rimpiangere addirittura quelli pessimi di Underworld 3 (paragonarli a Un lupo mannaro americano a Londra sarebbe ovviamente immorale).

Tirando le somme, però, si può dire che New Moon sia un prodotto accettabile, dove i pochi difetti macroscopici vengono bilanciati da molti piccoli pregi. In più si può affermare che questa volta i realizzatori sono riusciti a tirare fuori un prodotto che sicuramente entusiasmerà i fan (soprattutto di sesso femminile), ma soprattutto piacerà anche a chi si è sempre disinteressato di questa saga...


fonte: badtaste.it

0 Comments:

Post a Comment